Biella lancia la task force contro gli sprechi di cibo: incentivi agli enti che lo regaleranno ai poveri

Rimborso dell’Iva e sconti sulla tassa rifiuti a chi donerà alimentari e farmaci
















Lotta allo spreco alimentare: Biella dà il via a un tavolo di lavoro in applicazione della legga Gadda del 2016. L’obiettivo è trasformare le «eccedenze» in una risorsa, dando vita a un’operazione che potrebbe tradursi in un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà, oltre a rappresentare un risparmio sulle bollette della tassa rifiuti anche delle piccole attività che decideranno di aderire al progetto. E tra i primi che si dicono disposti a mettersi in gioco per fare decollare l’iniziativa in provincia ci sono empori della Caritas, ma anche associazioni e qualche Comune. 

LE DONAZIONI  
La legge Gadda dà la possibilità a enti pubblici o privati che aderiranno all’iniziativa, di donare le proprie eccedenze «a soggetti indigenti o all’alimentazione degli animali», recita la legge. Nel dettaglio potranno essere donati prodotti alimentari e prodotti farmaceutici. Per quanto riguarda gli alimentari, per esempio sia gli invenduti, che quelli che vengono scartati dalla catena agroalimentare «per ragioni commerciali o estetiche, piuttosto che per prossimità della data di scadenza». E tra i soggetti che hanno deciso di sedersi attorno al primo tavolo di lavoro ci sono gli empori della Caritas di Biella, Cossato e del Villaggio La Marmora, i Comuni di Biella, Trivero e Cossato, la cooperativa Valdocco, il banco alimentare, la Caritas, l’Iris, la cooperativa Giovanni XXIII, l’associazione La Rete e il Cerino Zegna. 

AZIONI  
Entusiasta il presidente del Ctv che coordina il progetto Andrea Pistono: «Eravamo poco meno di una trentina di persone. Non male come inizio, anche perchè alcune non sono potute venire ma so quasi con certezza che parteciperanno. In questa prima riunione abbiamo messo a fuoco un elenco di azioni che dovremo fare per fare decollare il progetto». Tra le prime ci sono la mappatura delle attività della grande distribuzione che potrebbero venire coinvolte, i punti di stoccaggio e i vantaggi fiscali che potrebbero ottenere i commercianti che danno la propria adesione. L’applicazione della legge prevede la possibilità di recuperare l’Iva sui prodotti donati e sconti sulla tassa rifiuti da parte dei Comuni. «Per quanto riguarda le piccole attività - continua Pistono - chiederemo la collaborazione delle associazioni di categoria perchè sono tante e non sapremo come contattarle tutte». 

I FARMACI  
Rimandato per il momento il discorso sulla donazione di farmaci: «È un discorso piuttosto complesso - spiega il presidente del Ctv - che preferiamo affrontare dopo quello alimentare». Tra le questioni da mettere a fuoco c'è poi anche quella della mensa delle scuole: «Vorremmo capire - conclude Pistono - se c’è possibilità di recuperare quanto avanza dal pranzo servito agli studenti e quanto dalle cucine che preparano i pasti». 

fonte: www.lastampa.it