Ogni anno in Italia vengono buttati oltre 400 milioni di confezioni di farmaci scaduti, un vero spreco economico e ambientale!
I medicinali scaduti sono molto pericolosi per la salute e per l’ambiente. Se smaltiti in modo scorretto, le sostanze di cui sono composti possono disperdersi e inquinare l’ambiente e le acque. Per questo motivo i medicinali scaduti vengono raccolti in maniera differenziata dagli altri rifiuti.
Nel nostro Paese la raccolta differenziata dei farmaci, scaduti o non più utilizzabili, è obbligatoria e si svolge con modalità differenti che variano da regione in regione. E’ quindi necessario consultare il sito del proprio Comune o della Regione di appartenenza per prendere visione dei regolamenti sulla raccolta differenziata dei medicinali scaduti.
In linea generale, la raccolta si svolge attraverso appositi contenitori situati nelle farmacie e/o in specifiche strutture sanitarie.
Poche le regole:
• La raccolta differenziata dei farmaci scaduti interessa solo i farmaci e non le loro confezioni che sono (spesso) di carta e vanno smaltite con la carta
• Disinfettanti, sfigmomanometri, siringhe, termometri non sono farmaci e vanno smaltiti secondo le regole specifiche (con particolare attenzione alle siringhe usate per evitare che qualcuno possa pungersi)
• Gli integratori sono alimenti e non farmaci
