LA OBSOLESCENZA PROGRAMMATA PRODUCE RIFIUTI


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A questo indirizzo potete trovare la petizione contro la Obsolescenza Programmata di cui parlavamo. Firmate e fate firmare!





Si chiama “Obsolescenza programmata” ed è una filosofia industriale adottata già dal 1924 da un cartello di aziende produttrici di lampadine chiamato Phoebus, l’obiettivo era quello di raddoppiare le vendite usando materiali e tecnologie più scadenti in modo da dimezzare la durata della lampadina. Da allora tale filosofia è stata estesa e strutturata per tutti i prodotti industriali e, se possibile, resa più spinta dall’adozione di un’altra filosofia ancora più dannosa: quella dell’usa e getta.
A distanza di anni la somma di queste due filosofie industriali che risultati ha prodotto? Da un lato avrà certamente arricchito i pochi produttori, dall’altro ha sommerso le città di rifiuti perché la riparazione non è più prevista e, anzi, viene resa antieconomica già in fabbrica: infatti il riparatore ci dice spesso “non conviene riparare, costa meno comprarne uno nuovo”.
E’ arrivato il momento di cambiare registro e convertire il modello di sviluppo basato sulla produzione di rifiuti in quello basato sulla riparazione, riuso e riciclo.
Attueremo così quella economia circolare raccomandata dall’Europa che si prefigge innanzi tutto la riduzione di rifiuti alla fonte, la riduzione del prelievo di materie prime, il riuso e il riciclo di materie e oggetti; ognuna di queste azioni è in grado di mettere in moto un ciclo economico.
Perciò chiediamo con forza al Parlamento italiano di proporre, e farsi promotore presso i competenti soggetti europei, una legge per:
 - Aumentare gli anni di garanzia legale sugli elettrodomestici
 - Responsabilizzare il produttore anche della fase post uso
 - Incentivare la pratica della riparazione

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